PAVIA. Un graduale calo della vista, immagini distorte e
ondulate, aree annebbiate che diventano macchie scure nel campo visivo: sono i
primi segnali della degenerazione maculare legata all’età, che colpisce oltre
500 pavesi over 55 all’anno. Il San Matteo ora ha un percorso di diagnosi e
cura dedicato alla diagnosi precoce delle maculopatie. «È il progetto Mito –
spiega il direttore della struttura complessa di oculistica Paolo Emilio
Bianchi – Il nostro reparto ha ricevuto in dono un Oct (un tomografo) di nuova
generazione che permette di effettuare un esame approfondito della retina, non
invasivo e di grande importanza per individuare le patologie retiniche e
consentire un follow-up tempestivo dei pazienti. Se c’è un sospetto di
maculopatia si può prenotare la tomografia per la diagnostica e poi andare
direttamente alla terapia, con tempi d’attesa passati da diversi mesi a poche
settimane». In due anni la diagnosi e la terapia delle maculopatie sono
triplicate, passando da 450 a circa 1500. In Lombardia si registrano ogni anno
6.000 nuovi casi di degenerazione maculare neovascolare, la forma più insidiosa
e di rapida progressione, oltre 500 nel solo Pavese. La degenerazione maculare
legata all'età provoca un deterioramento progressivo della macula, la porzione
centrale della retina responsabile della visione distinta, tanto che le persone
colpite da questa patologia hanno difficoltà nel compiere anche le più semplici
attività quotidiane, svolgere lavori domestici, guidare, usare il telefono,
maneggiare il denaro, vedere il volto dei propri cari. «La degenerazione
maculare non va sottovalutata né trascurata - aggiunge Giulio Vandelli,
responsabile della struttura semplice di patologie vitreo-retiniche - .
Fondamentale diagnosticarla tempestivamente e stabilizzare la visione prima che
si verifichi un deficit visivo. Oggi ci sono trattamenti "salva
vista" che possono evitare la cecità e risparmiare sofferenze al paziente,
con una conseguente riduzione dei relativi costi sociali». Oltre 500 pazienti
dal nord Italia sono attualmente in follow-up per il trattamento della
degenerazione maculare alla struttura di patologie vitreo-retiniche che nel
2014 ha effettuato oltre 3000 visite di retina medica e chirurgica, oltre 4000
angiografie e esami Oct, oltre 1000 fotocoagulazioni laser, trattamenti con
terapia fotodinamica (Pdt) e oltre 1000 iniezioni intravitreali per le quali il
San Matteo è l’unico centro nella zona.
di Anna Ghezzi
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