sabato 17 gennaio 2015

A me stessa

Si riposa
sotto la veste della notte
i capelli intrecciati e sparsi,
mi sembra assoluta
come l'oscurità
e fragile come queste parole,
avrei voluto dirti addio
avrei voluto stringerti forte
avrei voluto svegliarti per guardare insieme l'alba,
avrei voluto regalarti la neve di un dicembre ormai andato
e avrei voluto raccontarti tutte le volte che chiudendo gli occhi
ti ho pensato
ti ho pensata
immensa come una spiaggia
e bello come il grano sotto il sole.
Ma non ho fatto niente di tutto questo....
il tempo non chiede dichiarazioni
e la vita aspetta paziente ogni tuo istante

BeMyEyes, gli iPhone diventano "occhi" per ciechi e ipovedenti

BeMyEyes, gli iPhone diventano "occhi" per ciechi e ipovedenti

Un’app gratuita in grado di aiutare persone non vedenti o con gravi problemi di vista. Possibile chiedere aiuto a volontari per leggere un’etichetta, conoscere la data di scadenza di un cibo e altro ancora sfruttando la videocamera dell’iPhone. BeMyEyes si scarica gratis dall’App Store.


L’iPhone potrebbe diventare un utilissimo strumento in grado di aiutare ciechi e ipovedenti. Immaginate una persona non vedente o con gravi problemi di vista che ha bisogno di sapere se un cibo in scatola è scaduto, oppure quali sono gli ingredienti o, ancora, cosa c’è scritto su una lettera appena ricevuta. Gli sviluppatori di BeMyEyes (gratis su App Store) mettono in contatto l’utente con un volontario stabilendo un collegamento video; l’utente ipovedente potrà sfruttare il telefono per avere i ragguagli di cui ha bisogno. Il sistema offre il vantaggio che l’utente non dovrà scegliere chi può aiutarlo e se l’aiuto dall’altra parte non è disponibile, cercherà automaticamente il prossimo disponibile. Nel corso di una presentazione al TEDxCopenhagen dello scorso anno, Hans Jørgen Wiberg (@hjwiberg) aveva spiegato in modo divertente le difficoltà con le quali quotidianamente gli ipovedenti si scontrano e perché soluzioni come Skype o Facetime non sono adatte allo scopo. Ovviamente chiunque può chiedere aiuto a un vicino, un conoscente o un parente ma se si abita da soli o non si vuole disturbare amici o persone vicine, è comodo e bello sapere che esistano catene di volontari disposti ad aiutare chi è in difficoltà. Affinché il software funzioni adeguatamente è però necessario che più e più persone installino l’app dedicata. Il servizio è stato inizialmente lanciato in Danimarca e ora è arrivato anche in altre nazioni (Italia compresa). L’app è gratuita ed è stata creata grazia al crowdfunding. I server di gestione hanno ad ogni modo un costo e gli sviluppatori dovranno trovare un meccanismo per garantire il loro funzionamento. Il codice sorgente di client e server è disponibile su GitHub, pronto per chi volesse eseguire il porting su Android o integrare miglioramenti. Questa mattina gli sviluppatori hanno annunciato che nella sola fase di lancio si erano già registrati più di 12.000 volontari, 1000 non vedenti e partite 1900 richieste di aiuto. [embedded content] [embedded content]

giovedì 15 gennaio 2015

davanti a te


Ed è così bello quando siamo esattamente come saremmo se non ci fosse nessun altro davanti a noi, quando siamo come adesso esattamente nudi!
Nudi come rami di Settembre,
come statue di marmo,
come petali nel vento,
come bruchi dentro il bozzolo in attesa
di un paio d'ali.
La mia anima nuda non ha corpo,
davanti a te!
Il mio corpo è invece così imperfetto e di fronte a lui
provo imbarazzo. Ma lei, la mia anima è nuda
e meravigliosa davanti a te, ed è tutto così
come dev'essere, senza questo corpo che intralcia la strada
ed è goffo di fronte a te,
così imperfetto e disordinato,
nel gesto assurdo di creare
sensualità, come di un'anima che non ha limiti.
Pensa se potessi incontrarti senza corpo,
sarebbe tutto così esattamente come dev'essere, 
sarei libera di amarti senza paura di sbagliare

martedì 6 gennaio 2015

dentro il mare- mielosità

Ti porterei a vedere il mare, 
in un giorno d'inverno mentre il vento dipinge il cielo di onde,
e nel mare vorrei potermi perdere per cercare di inseguire te
inseguire il tempo, e potremmo infine ridere.
E ti bacerei
senza difese,
con molta stupida ingenuità,
come si baciano i bambini durante la recita di Natale.
e tutti sorridono inteneriti.
E ti terrei le mani e giocherei tra le tue mani
come fanno i gatti con i fili d'erba,
così tra le tue dita
e sempre senza difese
ti direi che ti amo.
Perchè i bambini fanno così, senza difese, e dicono
ciò che pensano perchè non hanno ragione di nasconderlo
e poi io non sono stata mai capace di celare niente di tanto evidente
come il mio amore per te.
E vorrei poter dire a questa bambina
che un adulto sarebbe fuggito lontano,
che l'amore è un calcolo matematico e che è tutta una questione
di furbizia.
Ma io sogno di volare, di attraversare il cielo e raccogliere per te 
sabbia e stelle
E l'unico calcolo che riesco a fare
è il tempo dentro una scatola di cioccolatini,
un porta gioie
un cesto di vimini dove ci metti di tutto,
tra le tante cose da non dimenticare
anche un pò di me

venerdì 2 gennaio 2015

sogno di inizio anno

Era notte, io e la mia amica Francesca decidiamo di uscire e farci una passeggiata, forse c'erano anche altri amici, ad un certo punto incontro un gruppo di giovani vigili del fuoco che parlano attorno ad un tavolo. SOno fuori servizio e mi spiegano come fanno ad entrare in una casa senza dover sfondare la porta e a salvare molte vite umane. Mentre parlo con loro la mia amica va avanti senza di me. Io allora mi rendo conto che è sera ed è buio. Seguo un sentiero un pò illuminato ma non molto, finchè ad un certo punto la strada davanti a me è completamente buia, sento però le voci delle persone che parlano e cerco di orientarmi, sento anche la voce della mia amica. la chiamo ma non risponde. Allora decido di tornare indietro seguendo la luce del sentiero precedente, mentre torno indietro mi sento "seguita" da una figura che non riesco a comprendere perchè immersa nella penombra. Alla fine questo sentiero mi porta dentro un giardino attraverso un cancello aperto. Entro e questo giardino è in penombra ma riesco a orientarmi un pò. Appena entrata vedo una bambina sui 4 anni vestita di bianco, penso che è troppo piccola per la prima comunione e allora immagino fosse un vestito di battesimo. Ad un tratto mi volto verso destra e scopro la figura che mi seguiva, è una donna, nel sogno percepisco inquietudine e nello stesso tempo immagino fosse la madre della bambina. Usciamo insieme perchè la bambina esce dal cancello e và verso una strada trafficata. E' giorno. 
Io mi accorgo che la bambina non c'è più, mi rivolgo alla donna e le dico "Non vedo la bambina, forse ha attraversato la strada da sola" la donna appare solo un pò preoccupata, ma non tanto, non come si preoccuperebbe una madre nel non vedere più la propria bambina. Decido di tornare a casa, mi trovo in una via molto trafficata, faccio qualche passo e mi accorgo che la donna mi segue, mi volto, cerco con lo sguardo la bambina ma non la vedo, dico di nuovo "Ma la bambina dov'è andata?" la donna non mi rispondo ma guardandola negli occhi scopro che è un pò corrucciata e cerca di capire con lo sguardo qualcosa. Mi fa paura e allora procedo e decido che dopo qualche passo avrei chiamato la polizia. Mentre cammino sento che lei mi segue. La strada è molto trafficata e senza rendermene conto mi trovo in mezzo ad un incrocio mentre le macchine sfrecciano e mi suonano allora mi paralizzo dalla paura, decido di telefonare alla mia amica Grazia per chiederle se ha sentito al telegiornale parlare di una bambina rapita a Siracusa, perchè nel sogno la donna mi appare adesso come una donna inquieta e penso che lo sia perchè ha perso la bambina che aveva rapito. Così compongo il numero della mia amica che però è occupato, mentre tento di attraversare quell'incrocio senza guardare le macchine e la donna, che prima era dietro di me, adesso è davanti, lontana, mi si avvicina, sento che non riesco a respirare (anche nella realtà) e quando è proprio ad un passo da me, in mezzo alla strada io le dico "dov'è la bambina" mi risponde
"Stupida, quella bambina siamo noi"