sabato 28 aprile 2018

Con la testa tra le nuvole


Quando ero bambina e spesso mi capitava di sbattere, cadere, inciampare, non vedere qualcosa, non trovare gli oggetti per terra o davanti a me, e muovermi lentamente... mi dicevano che avevo la testa tra le nuvole e che indubbiamente vivevo in un mondo tutto mio scollegato dalla realtà, altrimenti non si poteva spiegare quella mia sbadataggine e quella innaturale lentezza. Sono trascorsi molti anni da allora e nonostante io abbia  adesso coscienza delle motivazioni che mi portano a sbattere e inciampare anche se adesso lo faccio molto meno e ad essere lenta, non ho mai smesso di vivere con la testa tra le nuvole! E non solo metaforicamente dal momento in cui la testa tra le nuvole mi piace avercela sul serio! È vero che di per sè l'organizzazione di un viaggio mi procura spesso molta ansia, ma dal momento in cui si parte tutti i timori svaniscono e mi godo quella altezza sopra la terra sopra le nostre città sopra la gente e appunto... tra le nuvole. Volare è il sogno di molti, e l'invenzione dell'aereo é forse tra le più geniali oltre che utili! Volare è  una sensazione bellissima, vedere la terra che piano piano si avvicina durante l'atterraggio e piano piano si allontana durante il decollo. È strano e non so spiegare il motivo per cui tante volte durante il decollo ho provato la sensazione e il bisogno di piangere. Indubbiamente è la paura del distacco... paura e piacere spesso si fondono in un'unica cosa e la mia vita attualmente è intrisa da questo sentimento. 
Paura e piacere
In questa mia riflessione che nasce così di getto e senza tante correzioni voglio aggiungere anche l'emozione nell'incontrare tutti coloro che solitamente vivono dall'altra parte del mio mondo. Quelle persone che puoi vedere solo un paio di volte durante l'anno ma ogni volta che le vedi i ricordi e i momenti belli sono così intensi che ti accompagnano fino alla volta successiva, al prossimo incontro... rifletto anche sulle nuove persone incontrate e conosciute in questi ultimi viaggi. Sono sicura che qualcuno avrà notato di me solo gli aspetti apparenti, solo quelle cose che se potessi nasconderei per mostrare ciò che sono realmente! Ma spesso la stanchezza e anche la difficoltà di organizzare insieme a molte persone ti fanno apparire così come non sei realmente! E poi ci sono quelli che sembra che ti conoscano da una vita anche se è la prima volta che li vedi. E accadde quella magia che è rara e straordinaria!
Quando invece rivedi i tuoi familiari dopo tanto tempo è tutto diverso, non è come quando incontri un'amica. Rivedere i familiari una volta l'anno ti dà di più il senso del tempo che passa della distanza di tutte quelle cose che durante quell'anno ti sei persa! I successi scolastici dei tuoi nipoti, loro che crescono e che diventano sempre di più degli uomini e delle donne... loro che hanno un codice tutto loro un modo di muoversi diverso modo di parlare diverso... che non sono più dei bambini che non ti saltano in braccio... e poi, quei fratelli con i capelli brizzolati la barba lunga che ancora conservano qualcosa del loro essere bambini che  un po' ricordi nonostante la distanza... quella voglia di giocare, di prendersi in giro di correre di restare ancora a volte con la testa tra le nuvole. Ho vissuto tanti anni questo sentimento che si scatena durante una separazione: Un treno che parte un aereo che si alza in volo e porta con sé mille ricordi, emozioni, sogni... una vita intera! Ed ogni volta che parto non sono più come ero prima, e non sarò più come sono stata. Ma l'amore, quello vero, quello che va oltre i legami di sangue e che nonostante i legami di sangue non è mai una forzatura... questo amore parte e ritorna con me ogni volta ed ogni volta mi spinge come una forza invisibile, mi alimenta come una linfa vitale perché io possa nuovamente ripartire con la testa tra le nuvole ma i piedi per terra
S.C