Sono una
sognatrice compulsiva, credo di averlo detto centinaia di volte ma non mi
stanco mai di ripeterlo. Sogno tantissimo, mentre dormo e soprattutto mentre
sono sveglia. Stanotte ho dormito poco ché sono stata tormentata dal
risultato delle elezioni e dal mal di testa, ma durante quelle poche ore di
sonno ho fatto un sogno dei miei, uno di quei sogni simpatici che mi piace raccontare.
Ero ad una cerimonia, luogo sconosciuto e situazione insolita. C’erano persone
famose, lampadari di cristallo, banchetti di cocktail e
antipasti e per fortuna tanta luce. Indovinate chi era la protagonista della serata? Proprio io. Essendo
un sogno in soggettiva, ahimè, non sono riuscita a vedere come fossi conciata
per l’occasione. Spero di essere stata per lo meno decente, che
qualcuno sia riuscito a truccarmi e che non abbia avuto ai piedi le solite
scarpe da ginnastica. Tra un convenevole e
l’altro con persone a me sconosciute, mi ritrovo sul palco, o quello che doveva
essere un palco, tra gli applausi. Comprendo, nello strano modo di comprendere
dei sogni, che si tratta di un premio per la migliore sceneggiatura. La cosa mi
rende ancora più felice, era stata per me una sorpresa, come se qualcuno mi
avesse portato lì a mia insaputa - e a questo punto credo davvero di aver avuto
ai piedi le scarpe da ginnastica-. L’evento mi riempie così tanto di gioia che
non riesco a parlare e comincio a balbettare in uno straordinario e scorrevole
inglese. E mentre sono lì che balbetto qualcosa al cospetto di una presentatrice in abito lungo e
un qualcuno simile a Tim Burton dai capelli rossi, ecco che appare proprio al
centro del mio campo visivo Woody Allen! Lui è lui con tutti i suoi anni -di
solito l’ho sognato ancora giovane- e mi sorride. Così continuo a balbettare
frasi che fanno sorridere e ridere tutti i presenti in un misto di commozione e
tenerezza
<<I thing you are special>>
Dico
fissando Woody Allen negli occhi che stranamente riesco a vederli entrambi senza
dover scegliere tra l’occhio destro e il sinistro.
Poi lui mi
prende le mani, i miei occhi si trasformano formando cuoricini perchè
nonostante tutti I suoi anni, porca miseria, è il mio Woody Allen, l’uomo che
ha contribuito alla mia costruzione emotiva, immagine dell’altro e distruzione
sociale: il mio miglior psicoterapeuta insomma! Lui mi prende le mani e continuando
a guardarmi dice qualcosa che non riesco a capire ma faccio lo stesso di sì con la testa e sempre balbettando gli rispondo
<<I
love you>>
E poi mi
sveglio che una zanzara mi aveva punto sul naso!