Attraverso le mie mani posso vedere là dove i tuoi occhi non potrebbero mai arrivare......
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venerdì 15 maggio 2015
domenica 19 aprile 2015
Alessandro Runner- correre una Maratona
E’ trascorsa una settimana esatta dalla Maratona di
Milano, ed oggi ho deciso
di mettere sù questa breve, chiacchierata tra me ed Alessandro avvenuta l’indomani dalla Maratona.
http://www.marathonfoto.com/Catalog/List/209144643?PIN=80K122&LastName=BASSI
Perchè voglio parlare di Alessandro e scrivere di questa nostra chiacchierata? Il motivo è semplice, penso che Alessandro sia un grande e poi lui è "uno di noi".
E’ da mesi che si parlava tanto di questa sua nuova e
sempre diversa Maratona, del suo allenamento, della sua voglia di correre e di
poterlo fare con il logo dell’Associazione Retina Italia che rappresenta molti di noi, ma
soprattutto della sua tenacia. Quasi giornalmente infatti, sul suo profilo
Facebook ci ha resi partecipi dei chilometri corsi, ribadendo spesso il suo entusiasmo
e l’importanza della corsa nella sua vita. Alessandro ha 38 anni e vive a Spino D’Adda in provincia di Cremona, si definisce un runner (corridore) ed è affetto da retinite pigmentosa.
Alessandro, cosa pensi potrebbe essere utile dire ad una
persona che non sa nulla della corsa (come me ad esempio) e vorrebbe capire cosa si prova a correre e
partecipare ad una maratona? Quali sono i tempi e le modalità di preparazione e
poi, soprattutto, cosa vuol dire correre con la retinite pigmentosa?
E’ cominciata così la nostra chiacchierata, anche se devo
dire che spesso mi capita di chiacchierare con Alessandro. Io e lui parliamo
spesso di moltissime cose ma soprattutto della patologia che condividiamo e
dell’importanza della corsa
Per
me correre con la retinite pigmentosa è un emozione e ci vuole tanta
concentrazione perchè devo stare attento dove metto i piedi e quindi devo
guardare a terra ma nello stesso tempo devo stare attento alle persone che ci
sono attorno, che corrono insieme a me e potrebbero tagliarmi la strada e farmi
inciampare
Quello che vorrei chiederti, Ale, riguarda le tue
emozioni più profonde. Cosa si prova quando si corre, che sensazioni provi, e
poi, soprattutto, pensi che sia una cosa utile e che consigli ad altre persone
che condividono con noi questa patologia?
l'emozione
dei giorni prima è la paura! Paura di non farcela,
di
non essermi preparato alla perfezione per correre una maratona. Poi la mente va
al momento in cui si arriva al traguardo e allora quel pensiero mi da una
spinta in più per dire “CE LA DEVO FARE”!
In cosa consiste la preparazione? sia a livello fisico
che mentale, che tipo di dieta si segue e di esercizi fisici?
La
preparazione consiste in mesi di corsa continuativa e dura. Bisogna correre
quasi tutte le domenica almeno 25 km, poi tre domeniche prima della gara
bisogna poter correre almeno 35 km. Durante la settimana si devono fare corse
di 12 e 15 km. Qando arrivi a poter correre 35 km e riesci a resistere, in
quel momento capisci se puoi arrivare alla fine della maratona con successo.
Che tipo di alimentazione bisogna seguire?
Durante
i mesi prima della Maratona mangio normalmente, diciamo pochi dolci e tanti
carboidrati come pane e pasta.
La settimana
prima bisogna seguire una dieta ben precisa:
il
martedì e mercoledì si fa scarico carboidrati, cioè niente pasta, pane o riso, e
niente dolci
dal
giovedì al venerdì si mangia passato di verdura con riso, pesce magro
il
sabato si mangia tanta pasta e riso
La
domenica della maratona si fa una colazione abbondante con fette biscottate e
marmellata, tea o succo di frutta
Da quanti anni corri?
Io
corro da 13 anni ma faccio le maratone
da 8 anni
Ti ricordi tutte le Maratone a cui hai partecipato?
si
tutte, sono un runner e ricordo sempre tutte le maratone che corro perché le
emozioni che si provano sono uniche e ti accompagnano per sempre. Le Maratone
che ho corso sono state a Firenze, Torino, Milano 4 volte, Roma, venezia
2
volte reggio emilia
Bellissimo! Hai corso in molte città d’Italia, però ti
manca il Sud, potresti venire a trovarci a Palermo, pensi di farcela correndo
da Milano?
Secondo me se ti impegni ce la puoi fare!
Sì
sì, penso di potercela fare
(a questo punto si sorride un po’)
Hai corso solo in Italia?
No,
2 anni fa sono stato a parigi
Già è vero! Ricordo quando sei andato a Parigi, anche lì
fu una grande emozione! Mi sono sempre chiesta, cosa si prova quando si taglia
il traguardo? E a cosa hai pensato Domenica quando hai raggiunto il traguardo?
Per
tutti è sicuramente un’emozione grande, ma per me che ho la RP, l’ emozione è
indubbiamente maggiore, perchè penso che il Signore mi da la possibilità di
poter correre ancora una maratona in autonomia seppur con mille difficoltà. Il giorno
prima avevo mille pensieri tutti negativi “domani mi ritiro, non ce la faccio,
se investo qualcuno, se inciampo e cado cosa faccio? E’ finita!
Poi la
domenica mattina tutti i pensieri negativi sono spariti e pensavo solo che
dovevo farcela per non deludere tutte le persone che credono in me
Alessandro, molti di noi scoprono questa patologia
durante l’infanzia e l’adolescenza, invece nel tuo caso, so che l’hai scoperta
qualche anno fa?
Ho
saputo di avere questa patologia nel Natale 2010,
quando
mi hanno detto di avere la retinite pigmentosa mi sono sentito distrutto a
livello fisico e psicologico: non uscivo più di casa, avevo smesso di correre
per un bel po’ di tempo, poi con l'aiuto di un mio amico runner sono tornato a
correre, e da allora ogni domenica passa
a prendermi e vado con lui ed altri amici. La corsa fa bene, distrae la mente, libera
dai pensieri negativi, ossigena l’organismo e quindi anche gli occhi. Quando
corro è come se i miei occhi ritornassero a vivere e ho come la sensazione che il
campo visivo migliori un po’.
E’
stato bello per me poter correre con il logo di Retina Italia sulla pettorina perchè
è come se vi avessi avuto a fianco a dirmi di non mollare e desideravo non
deludervi!
Tempo fa sul sito di Retina Italia è stato condiviso un
articolo in cui si parlava ampiamente dell’importanza della corsa per la salute
degli occhi. Ma a prescindere dall’importanza per la nostra salute Alessandro
ci ha dimostrato che la corsa e lo sport possono aiutarci moltissimo a superare
le difficoltà e a confrontarci con i nostri limiti. Quindi grazie Alessandro,
per averci dimostrato che CON LA FORZA DI VOLONTA’ ED IL CORAGGIO si può e si
deve continuare a vivere nonostante la retinite pigmentosa. Grazie per averci
dedicato questa tua nuova sfida con ottimi risultati tra l’altro.
Spero che questa tua testimonianza possa essere di
esempio e di sprone per molte persone che si trovano a dover affrontare il
momento della diagnosi e della conoscenza di questa patologia. Ti auguriamo ancora
mille di queste Maratone, correndo verso la speranza che è di tutti noi, la
speranza di poter guarire!
Simona Caruso
le foto di Alessandro alla Maratona di Milano del 12 Aprilehttp://www.marathonfoto.com/Catalog/List/209144643?PIN=80K122&LastName=BASSI
giovedì 16 aprile 2015
REGOLAMENTO- ti racconto il mio mondo
“TI RACCONTO IL MIO MONDO”
...REALIZZIAMO UN LIBRO…
Una
raccolta di racconti, poesie, aneddoti, immagini e fotografie per raccontare il
mondo in ipovisione
• potete inviarci i vostri
lavori (anche più di uno) ENTRO e NON OLTRE il 30 Giugno 2015
• I racconti non dovranno
superare le 5 pagg in formato A4 carattere Arial 12
• Possono partecipare: persone
con disabilità visiva, famigliari, amici, operatori di settore.
• oltre la versione cartacea
sarà prodotto un CD audio. Chi lo vorrà, potrà inviare il proprio lavoro in
formato audio
I
lavori dovranno essere inviati al seguente indirizzo e-mail: setsicilia15@retinaitalia.org.
Una commissione selezionerà quanto
ricevuto perché sia pertinente al tema e con le caratteristiche indicate
RETINA ITALIA
ONLUS -SEDE TERRITORIALE SICILIA
domenica 12 aprile 2015
perchè sei speciale- A Nina
Perché sei speciale- A Nina
Sei speciale, piccola mia, perché quando parli tu ognuno
resta senza fiato, come se stesse parlando un profeta, un un poeta, un angelo o
una fata.
Sei speciale perché oggi, 12 Aprile 2015, hai voluto
organizzare una festa in onore della tua compagna Giorgia, e questo è speciale perché
contrasta il naturale egocentrismo di ogni bambino.
Sei speciale perché oggi quando la nonna ti ha detto che
la collana che avevi al collo era bella tu le hai risposto “se vuoi te la
regalo” e quando lei ti ha chiesto “ma perché me la vuoi regalare, non ti
piace?” tu hai spiegato “a me piace molto la collana ma mi piace di più vederti
sorridere”
Sei speciale perché quando ti metti al computer giochi
con i giochini di dora l’esploratrice, ma poi accendi google earth e ti
ritroviamo sullo spazio a vagare tra le stelle e le galassie
Sei speciale perché quando la mattina ti chiamo per andare
a scuola, ti alzi dopo 5 minuti senza fare capricci (a differenza della mamma)
E quando usciamo che è buio anche se vorresti correre e
andare lontano su per il marciapiede, mi tieni la mano stretta per guidarmi
fino alla macchina. E lo fai senza farmelo mai pesare.
E quando ti chiamo “cucciolo” e tu mi dici che quando ti
chiamo cucciolo ti emozioni.
Quando metti i giocattoli in giro, quando lasci la luce
del bagno accesa, quando dici di sì e invece era no, quando non scrivi i
compiti sul diario (ma poi te li ricordi a memoria), quando mi chiedi se ti
abbandonerei mai e io non riesco neppure a capire che cosa può significare
abbandonarti.
Sei speciale, piccola mia, perché sai già di appartenere
alla vita e nonostante il nostro amore infinito, sai che la vita ti attende e
ti attende presto, in ogni dove, e ti immagini già grande e libera e hai già
questa fame di vita che vorrebbe divorare il mondo, che è la cosa più bella e
forse l’unica cosa bella di me che tu hai
E sei speciale, amore mio, perché sai osservare oltre l’apparenza
e sai sentire oltre le cose non dette
E ti amo tanto, mio piccolo amore alieno
lunedì 30 marzo 2015
Alunni ciechi e ipovedenti: tecnologie informatiche e software a supporto della didattica
PECCATO CHE NELLE SCUOLE E' GIA' DIFFICILE RIUSCIRE AD OTTENERE DELLE FOTOCOPIE INGRANDITE!
Alunni ciechi e ipovedenti: tecnologie informatiche e
software a supporto della didattica
Ausili tecnici, programmi e nuove app per l'inclusione degli
alunni con disabilità visiva.
Secondo l'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) vi sono
al mondo oltre 300 milioni di persone con una disabilità visiva grave, ci cui
circa 45 milioni sono non vedenti. In base ai dati dell'INPS i ciechi in Italia
sono 130 mila ma, secondo altre statistiche, sarebbero oltre 300 mila; circa un
milione sono invece gli ipovedenti.
SCUOLA E DISABILITA' VISIVA - Secondo l'ISTAT in Italia gli
alunni non vedenti ed ipovedenti della Scuola Primaria solo più di 4000. Lo
sviluppo costante delle tecnologie informatiche per la didattica e dei software
facilitanti dedicati ha consentito numerosi processi di innovazione nella
prassi dell'azione didattica.
Proprio a tali sviluppi è stata destinata la raccolta di
fondi avviata dall'Università di Milano per finanziare Math Melodies, una app
per Ipad che insegna la matematica ai bambini non vedenti e ipovedenti con il
supporto di una guida audio. Più in generale, numerosi sono ormai i sussidi
tecnici utili, come ad esempio le lavagne a tracciamento luminoso per
ipovedenti; numerosi sono anche i dispositivi per il computer ed il software
didattico dedicato.
Ricordiamo ad esempio il progetto LAMBDA per l'apprendimento
della matematica ed il programma Biblos, utile per gli studenti del Liceo
classico poiché consente di leggere e scrivere testi in greco antico usando la
normale tastiera o una tastiera Braille collegata al pc.
Uno studente non vedente, V. Rubano, ha invece concepito il
sistema V4B - Video4Blind, in grado di rendere accessibili ai ciechi i video di
Youtube. Vi sono invece perplessità in merito ad alcune Lavagne Interattive
Multimediali (LIM), i cui software non sono compatibili con gli standard
necessari per essere usati da persone con difficoltà visive.
Si ricordano poi altre esperienze interessanti, anche di
logica più tradizionale, come ad esempio Life, un fumetto tattile realizzato
dal designer P. Meyer, fatto di tavole senza colori, testi o immagini. I
personaggi sono infatti cerchi in rilievo sulla carta che i lettori possono
distinguere in base alla diversa pienezza o alle dimensioni.
Per quanto concerne le opere enciclopediche, invece, un interessante
servizio di monitoraggio rispetto al mercato italiano viene fornito dal Centro
Informatico per la Sperimentazione degli Ausili Didattici dell'istituto Cavazza
di Bologna.
Naturalmente, nel supporto alla didattica, rimane
fondamentale la trascrizione in Braille o con caratteri ingranditi. Per le
trascrizioni ci si può rivolgere alle associazioni che forniscono questo
servizio. La più importante è sicuramente la Biblioteca Italiana per Ciechi
Regina Margherita di Monza. E' infine importante l'addestramento all'uso del
registratore per i testi non trascritti in Braille o non stampati con caratteri
ingranditi. I libri possono essere registrati da un adulto o ci si può
appoggiare ad una nastroteca. Segnaliamo in merito il Centro Nazionale del Libro
Parlato dell'Unione italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti.
sabato 7 marzo 2015
Island song- avventure time
E' LA SIGLA FINALE DI UN CARTONE ANIMATO CHE GUARDA NINA, NON PROPRIO POLITICAMENTE CORRETTO, MA A ME PIACE MOLTO, SOPRATTUTTO QUESTA CANZONE E IL SUO DOLCE SIGNIFICATO...
"Island
Song - Lyrics"
Come along
with me
To a town
beside the sea
We can wander
through the forest
And do so as
we please
Come along
with me
To a cliff
under a tree
Where we'll
gaze upon the water
As an
everlasting dream
All of my
affections
I give them
all to you
Maybe by next
summer
We won't have
changed our tunes
I still want
to be
In this town
beside the sea
Making up new
numbers
And living so
merrily
All of my
affections
I give them
all to you
I'll be here
for you always
And always be for you
Come along
with me
To a town
beside the sea
We can wander
through the forest
And do so as
we please
Living so merrily
lunedì 2 marzo 2015
in divenire
I giorni dell'attesa sono meravigliosi,
lasciano in sospeso il fiato, l'immaginazione...
la paura di finire nella trappola delle aspettative...
Ci riempiono di giovinezza,
di sospiri,
di stupore,
di turbamenti ed ansie,
di cose che non abbiamo mai detto e di cose che non abbiamo mai fatto...
i giorni dell'attesa riempiono gli Oceani di distanza di fogli di giornale,
cassetti di cose inutili da buttare,
mentre cerco qualcosa che non c'è e che
troverò quando ti avrò incontrato!
I giorni dell'attesa hanno un lungo tempo infinito,
e ogni istante non ha più senso...
lasci che trascorrano le ore lente mentre
un treno lascia la stazione e prosegue il suo viaggio,
il tuo deve ancora cominciare.
La vita è bella nonostante tutto!
Nonostante il buio cui spesso siamo costretti,
nonostante la difficoltà di non essere spesso compresi,
nonostante tutto e nonostante tutti....
ci ritroviamo in mezzo a tanta gente,
e quanto sono niente le nostre distanze temporali e quelle spaziali.
è bella, la vita, perchè nonostante tutto e nonostante tutti
ci accompagna in questa sana follia
che ci fa ritrovare
tra tante anime
la parte migliore di noi.
I giorni dell'attesa hanno il sapore delle nespole di Aprile,
che sono dorate e mature e si lasciano assaporare
sotto un albero e sotto il sole, mentre è tutto in divenire, così come la stagione
e dopo tanto aspettare non c'è niente e nessuno se non due anime
e la loro, sempre nuova e sempre buona, parte migliore
lasciano in sospeso il fiato, l'immaginazione...
la paura di finire nella trappola delle aspettative...
Ci riempiono di giovinezza,
di sospiri,
di stupore,
di turbamenti ed ansie,
di cose che non abbiamo mai detto e di cose che non abbiamo mai fatto...
i giorni dell'attesa riempiono gli Oceani di distanza di fogli di giornale,
cassetti di cose inutili da buttare,
mentre cerco qualcosa che non c'è e che
troverò quando ti avrò incontrato!
I giorni dell'attesa hanno un lungo tempo infinito,
e ogni istante non ha più senso...
lasci che trascorrano le ore lente mentre
un treno lascia la stazione e prosegue il suo viaggio,
il tuo deve ancora cominciare.
La vita è bella nonostante tutto!
Nonostante il buio cui spesso siamo costretti,
nonostante la difficoltà di non essere spesso compresi,
nonostante tutto e nonostante tutti....
ci ritroviamo in mezzo a tanta gente,
e quanto sono niente le nostre distanze temporali e quelle spaziali.
è bella, la vita, perchè nonostante tutto e nonostante tutti
ci accompagna in questa sana follia
che ci fa ritrovare
tra tante anime
la parte migliore di noi.
I giorni dell'attesa hanno il sapore delle nespole di Aprile,
che sono dorate e mature e si lasciano assaporare
sotto un albero e sotto il sole, mentre è tutto in divenire, così come la stagione
e dopo tanto aspettare non c'è niente e nessuno se non due anime
e la loro, sempre nuova e sempre buona, parte migliore
sabato 21 febbraio 2015
febbraio
In questo pomeriggio di Febbraio, mentre fuori piove in un cielo grigio, mi piace sentire il tepore della casa, il profumo del minestrone, la tua vocina che racconta storie mentre giochi tra la tua cameretta e la cucina. Mentre trascorrono le ore e la casa si dipinge di ombre. Penso che mi piace molto che tu sia piccola e mentre ti vesto riesco ancora ad abbracciarti e prendere tra le mani il tuo visino tondo. Mi piace il tuo entusiasmo mentre saltelli di gioia quasi per tutto! La tua semplicità ed il tuo amore puro e forte come sa esserlo l'amore dei bambini.
E oggi sarà anche il freddo vorrei poterti tenere forte forte ed abbracciarti sempre, mentre sfuggi per correre e giocare altrove.
Mentre ho ancora i pensieri avvolti da mille cose, e tante di queste sono cose piacevoli che mi porterò dentro per sempre....
spero invece di dimenticare presto tutto il resto
giovedì 19 febbraio 2015
avanti
Alcuni anni fa esistevano i blog, come questo. La cosa buffa è che pur potendoli leggere il mondo intero alla fine accade che lo leggono solo le persone veramente interessate o quelle che ti vogliono bene. A volte succede che nonostante il bene le persone preferiscono le cose sbrigative, come i social network, e anche io d'altra parte ci sono in mezzo...
Da domani mi rimetterò a scrivere il mio racconto, che per mesi ho accantonato e lasciato da parte, ho deciso perciò di dedicarmi ad una cosa che da un senso alla mia vita.
Ho sbagliato moltissimo in tante cose, e non posso tornare indietro, così ho deciso di andare avanti
Da domani mi rimetterò a scrivere il mio racconto, che per mesi ho accantonato e lasciato da parte, ho deciso perciò di dedicarmi ad una cosa che da un senso alla mia vita.
Ho sbagliato moltissimo in tante cose, e non posso tornare indietro, così ho deciso di andare avanti
sabato 17 gennaio 2015
A me stessa
Si riposa
sotto la veste della notte
i capelli intrecciati e sparsi,
mi sembra assoluta
come l'oscurità
e fragile come queste parole,
avrei voluto dirti addio
avrei voluto stringerti forte
avrei voluto svegliarti per guardare insieme l'alba,
avrei voluto regalarti la neve di un dicembre ormai andato
e avrei voluto raccontarti tutte le volte che chiudendo gli occhi
ti ho pensato
ti ho pensata
immensa come una spiaggia
e bello come il grano sotto il sole.
Ma non ho fatto niente di tutto questo....
il tempo non chiede dichiarazioni
e la vita aspetta paziente ogni tuo istante
sotto la veste della notte
i capelli intrecciati e sparsi,
mi sembra assoluta
come l'oscurità
e fragile come queste parole,
avrei voluto dirti addio
avrei voluto stringerti forte
avrei voluto svegliarti per guardare insieme l'alba,
avrei voluto regalarti la neve di un dicembre ormai andato
e avrei voluto raccontarti tutte le volte che chiudendo gli occhi
ti ho pensato
ti ho pensata
immensa come una spiaggia
e bello come il grano sotto il sole.
Ma non ho fatto niente di tutto questo....
il tempo non chiede dichiarazioni
e la vita aspetta paziente ogni tuo istante
BeMyEyes, gli iPhone diventano "occhi" per ciechi e ipovedenti
BeMyEyes, gli iPhone diventano "occhi" per ciechi
e ipovedenti
Un’app gratuita in grado di aiutare persone non vedenti o
con gravi problemi di vista. Possibile chiedere aiuto a volontari per leggere
un’etichetta, conoscere la data di scadenza di un cibo e altro ancora
sfruttando la videocamera dell’iPhone. BeMyEyes si scarica gratis dall’App
Store.
L’iPhone potrebbe diventare un utilissimo strumento in grado
di aiutare ciechi e ipovedenti. Immaginate una persona non vedente o con gravi
problemi di vista che ha bisogno di sapere se un cibo in scatola è scaduto,
oppure quali sono gli ingredienti o, ancora, cosa c’è scritto su una lettera
appena ricevuta. Gli sviluppatori di BeMyEyes (gratis su App Store) mettono in
contatto l’utente con un volontario stabilendo un collegamento video; l’utente
ipovedente potrà sfruttare il telefono per avere i ragguagli di cui ha bisogno.
Il sistema offre il vantaggio che l’utente non dovrà scegliere chi può aiutarlo
e se l’aiuto dall’altra parte non è disponibile, cercherà automaticamente il
prossimo disponibile. Nel corso di una presentazione al TEDxCopenhagen dello
scorso anno, Hans Jørgen Wiberg (@hjwiberg) aveva spiegato in modo divertente
le difficoltà con le quali quotidianamente gli ipovedenti si scontrano e perché
soluzioni come Skype o Facetime non sono adatte allo scopo. Ovviamente chiunque
può chiedere aiuto a un vicino, un conoscente o un parente ma se si abita da soli
o non si vuole disturbare amici o persone vicine, è comodo e bello sapere che
esistano catene di volontari disposti ad aiutare chi è in difficoltà. Affinché
il software funzioni adeguatamente è però necessario che più e più persone
installino l’app dedicata. Il servizio è stato inizialmente lanciato in
Danimarca e ora è arrivato anche in altre nazioni (Italia compresa). L’app è
gratuita ed è stata creata grazia al crowdfunding. I server di gestione hanno
ad ogni modo un costo e gli sviluppatori dovranno trovare un meccanismo per
garantire il loro funzionamento. Il codice sorgente di client e server è
disponibile su GitHub, pronto per chi volesse eseguire il porting su Android o
integrare miglioramenti. Questa mattina gli sviluppatori hanno annunciato che nella
sola fase di lancio si erano già registrati più di 12.000 volontari, 1000 non
vedenti e partite 1900 richieste di aiuto. [embedded content] [embedded
content]
giovedì 15 gennaio 2015
davanti a te
Ed è così bello quando siamo esattamente come saremmo se non ci fosse nessun altro davanti a noi, quando siamo come adesso esattamente nudi!
Nudi come rami di Settembre,
come statue di marmo,
come petali nel vento,
come bruchi dentro il bozzolo in attesa
di un paio d'ali.
La mia anima nuda non ha corpo,
davanti a te!
Il mio corpo è invece così imperfetto e di fronte a lui
provo imbarazzo. Ma lei, la mia anima è nuda
e meravigliosa davanti a te, ed è tutto così
come dev'essere, senza questo corpo che intralcia la strada
ed è goffo di fronte a te,
così imperfetto e disordinato,
nel gesto assurdo di creare
sensualità, come di un'anima che non ha limiti.
Pensa se potessi incontrarti senza corpo,
sarebbe tutto così esattamente come dev'essere,
sarei libera di amarti senza paura di sbagliare
martedì 6 gennaio 2015
dentro il mare- mielosità
Ti porterei a vedere il mare,
in un giorno d'inverno mentre il vento dipinge il cielo di onde,
e nel mare vorrei potermi perdere per cercare di inseguire te
inseguire il tempo, e potremmo infine ridere.
E ti bacerei
senza difese,
con molta stupida ingenuità,
come si baciano i bambini durante la recita di Natale.
e tutti sorridono inteneriti.
E ti terrei le mani e giocherei tra le tue mani
come fanno i gatti con i fili d'erba,
così tra le tue dita
e sempre senza difese
ti direi che ti amo.
Perchè i bambini fanno così, senza difese, e dicono
ciò che pensano perchè non hanno ragione di nasconderlo
e poi io non sono stata mai capace di celare niente di tanto evidente
come il mio amore per te.
E vorrei poter dire a questa bambina
che un adulto sarebbe fuggito lontano,
che l'amore è un calcolo matematico e che è tutta una questione
di furbizia.
Ma io sogno di volare, di attraversare il cielo e raccogliere per te
sabbia e stelle
E l'unico calcolo che riesco a fare
è il tempo dentro una scatola di cioccolatini,
un porta gioie
un cesto di vimini dove ci metti di tutto,
tra le tante cose da non dimenticare
anche un pò di me
in un giorno d'inverno mentre il vento dipinge il cielo di onde,
e nel mare vorrei potermi perdere per cercare di inseguire te
inseguire il tempo, e potremmo infine ridere.
E ti bacerei
senza difese,
con molta stupida ingenuità,
come si baciano i bambini durante la recita di Natale.
e tutti sorridono inteneriti.
E ti terrei le mani e giocherei tra le tue mani
come fanno i gatti con i fili d'erba,
così tra le tue dita
e sempre senza difese
ti direi che ti amo.
Perchè i bambini fanno così, senza difese, e dicono
ciò che pensano perchè non hanno ragione di nasconderlo
e poi io non sono stata mai capace di celare niente di tanto evidente
come il mio amore per te.
E vorrei poter dire a questa bambina
che un adulto sarebbe fuggito lontano,
che l'amore è un calcolo matematico e che è tutta una questione
di furbizia.
Ma io sogno di volare, di attraversare il cielo e raccogliere per te
sabbia e stelle
E l'unico calcolo che riesco a fare
è il tempo dentro una scatola di cioccolatini,
un porta gioie
un cesto di vimini dove ci metti di tutto,
tra le tante cose da non dimenticare
anche un pò di me
venerdì 2 gennaio 2015
sogno di inizio anno
Era notte, io e la mia amica Francesca decidiamo di uscire e farci una passeggiata, forse c'erano anche altri amici, ad un certo punto incontro un gruppo di giovani vigili del fuoco che parlano attorno ad un tavolo. SOno fuori servizio e mi spiegano come fanno ad entrare in una casa senza dover sfondare la porta e a salvare molte vite umane. Mentre parlo con loro la mia amica va avanti senza di me. Io allora mi rendo conto che è sera ed è buio. Seguo un sentiero un pò illuminato ma non molto, finchè ad un certo punto la strada davanti a me è completamente buia, sento però le voci delle persone che parlano e cerco di orientarmi, sento anche la voce della mia amica. la chiamo ma non risponde. Allora decido di tornare indietro seguendo la luce del sentiero precedente, mentre torno indietro mi sento "seguita" da una figura che non riesco a comprendere perchè immersa nella penombra. Alla fine questo sentiero mi porta dentro un giardino attraverso un cancello aperto. Entro e questo giardino è in penombra ma riesco a orientarmi un pò. Appena entrata vedo una bambina sui 4 anni vestita di bianco, penso che è troppo piccola per la prima comunione e allora immagino fosse un vestito di battesimo. Ad un tratto mi volto verso destra e scopro la figura che mi seguiva, è una donna, nel sogno percepisco inquietudine e nello stesso tempo immagino fosse la madre della bambina. Usciamo insieme perchè la bambina esce dal cancello e và verso una strada trafficata. E' giorno.
Io mi accorgo che la bambina non c'è più, mi rivolgo alla donna e le dico "Non vedo la bambina, forse ha attraversato la strada da sola" la donna appare solo un pò preoccupata, ma non tanto, non come si preoccuperebbe una madre nel non vedere più la propria bambina. Decido di tornare a casa, mi trovo in una via molto trafficata, faccio qualche passo e mi accorgo che la donna mi segue, mi volto, cerco con lo sguardo la bambina ma non la vedo, dico di nuovo "Ma la bambina dov'è andata?" la donna non mi rispondo ma guardandola negli occhi scopro che è un pò corrucciata e cerca di capire con lo sguardo qualcosa. Mi fa paura e allora procedo e decido che dopo qualche passo avrei chiamato la polizia. Mentre cammino sento che lei mi segue. La strada è molto trafficata e senza rendermene conto mi trovo in mezzo ad un incrocio mentre le macchine sfrecciano e mi suonano allora mi paralizzo dalla paura, decido di telefonare alla mia amica Grazia per chiederle se ha sentito al telegiornale parlare di una bambina rapita a Siracusa, perchè nel sogno la donna mi appare adesso come una donna inquieta e penso che lo sia perchè ha perso la bambina che aveva rapito. Così compongo il numero della mia amica che però è occupato, mentre tento di attraversare quell'incrocio senza guardare le macchine e la donna, che prima era dietro di me, adesso è davanti, lontana, mi si avvicina, sento che non riesco a respirare (anche nella realtà) e quando è proprio ad un passo da me, in mezzo alla strada io le dico "dov'è la bambina" mi risponde
"Stupida, quella bambina siamo noi"
Io mi accorgo che la bambina non c'è più, mi rivolgo alla donna e le dico "Non vedo la bambina, forse ha attraversato la strada da sola" la donna appare solo un pò preoccupata, ma non tanto, non come si preoccuperebbe una madre nel non vedere più la propria bambina. Decido di tornare a casa, mi trovo in una via molto trafficata, faccio qualche passo e mi accorgo che la donna mi segue, mi volto, cerco con lo sguardo la bambina ma non la vedo, dico di nuovo "Ma la bambina dov'è andata?" la donna non mi rispondo ma guardandola negli occhi scopro che è un pò corrucciata e cerca di capire con lo sguardo qualcosa. Mi fa paura e allora procedo e decido che dopo qualche passo avrei chiamato la polizia. Mentre cammino sento che lei mi segue. La strada è molto trafficata e senza rendermene conto mi trovo in mezzo ad un incrocio mentre le macchine sfrecciano e mi suonano allora mi paralizzo dalla paura, decido di telefonare alla mia amica Grazia per chiederle se ha sentito al telegiornale parlare di una bambina rapita a Siracusa, perchè nel sogno la donna mi appare adesso come una donna inquieta e penso che lo sia perchè ha perso la bambina che aveva rapito. Così compongo il numero della mia amica che però è occupato, mentre tento di attraversare quell'incrocio senza guardare le macchine e la donna, che prima era dietro di me, adesso è davanti, lontana, mi si avvicina, sento che non riesco a respirare (anche nella realtà) e quando è proprio ad un passo da me, in mezzo alla strada io le dico "dov'è la bambina" mi risponde
"Stupida, quella bambina siamo noi"
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