lunedì 30 marzo 2015

Alunni ciechi e ipovedenti: tecnologie informatiche e software a supporto della didattica

PECCATO CHE NELLE SCUOLE E' GIA' DIFFICILE RIUSCIRE AD OTTENERE DELLE FOTOCOPIE INGRANDITE!

Alunni ciechi e ipovedenti: tecnologie informatiche e software a supporto della didattica
Ausili tecnici, programmi e nuove app per l'inclusione degli alunni con disabilità visiva.

Secondo l'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) vi sono al mondo oltre 300 milioni di persone con una disabilità visiva grave, ci cui circa 45 milioni sono non vedenti. In base ai dati dell'INPS i ciechi in Italia sono 130 mila ma, secondo altre statistiche, sarebbero oltre 300 mila; circa un milione sono invece gli ipovedenti.

SCUOLA E DISABILITA' VISIVA - Secondo l'ISTAT in Italia gli alunni non vedenti ed ipovedenti della Scuola Primaria solo più di 4000. Lo sviluppo costante delle tecnologie informatiche per la didattica e dei software facilitanti dedicati ha consentito numerosi processi di innovazione nella prassi dell'azione didattica.
Proprio a tali sviluppi è stata destinata la raccolta di fondi avviata dall'Università di Milano per finanziare Math Melodies, una app per Ipad che insegna la matematica ai bambini non vedenti e ipovedenti con il supporto di una guida audio. Più in generale, numerosi sono ormai i sussidi tecnici utili, come ad esempio le lavagne a tracciamento luminoso per ipovedenti; numerosi sono anche i dispositivi per il computer ed il software didattico dedicato.
Ricordiamo ad esempio il progetto LAMBDA per l'apprendimento della matematica ed il programma Biblos, utile per gli studenti del Liceo classico poiché consente di leggere e scrivere testi in greco antico usando la normale tastiera o una tastiera Braille collegata al pc.
Uno studente non vedente, V. Rubano, ha invece concepito il sistema V4B - Video4Blind, in grado di rendere accessibili ai ciechi i video di Youtube. Vi sono invece perplessità in merito ad alcune Lavagne Interattive Multimediali (LIM), i cui software non sono compatibili con gli standard necessari per essere usati da persone con difficoltà visive.

Si ricordano poi altre esperienze interessanti, anche di logica più tradizionale, come ad esempio Life, un fumetto tattile realizzato dal designer P. Meyer, fatto di tavole senza colori, testi o immagini. I personaggi sono infatti cerchi in rilievo sulla carta che i lettori possono distinguere in base alla diversa pienezza o alle dimensioni.

Per quanto concerne le opere enciclopediche, invece, un interessante servizio di monitoraggio rispetto al mercato italiano viene fornito dal Centro Informatico per la Sperimentazione degli Ausili Didattici dell'istituto Cavazza di Bologna.


Naturalmente, nel supporto alla didattica, rimane fondamentale la trascrizione in Braille o con caratteri ingranditi. Per le trascrizioni ci si può rivolgere alle associazioni che forniscono questo servizio. La più importante è sicuramente la Biblioteca Italiana per Ciechi Regina Margherita di Monza. E' infine importante l'addestramento all'uso del registratore per i testi non trascritti in Braille o non stampati con caratteri ingranditi. I libri possono essere registrati da un adulto o ci si può appoggiare ad una nastroteca. Segnaliamo in merito il Centro Nazionale del Libro Parlato dell'Unione italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti.

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