Alunni ciechi e ipovedenti: tecnologie informatiche e
software a supporto della didattica
Ausili tecnici, programmi e nuove app per l'inclusione degli
alunni con disabilità visiva.
Secondo l'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) vi sono
al mondo oltre 300 milioni di persone con una disabilità visiva grave, ci cui
circa 45 milioni sono non vedenti. In base ai dati dell'INPS i ciechi in Italia
sono 130 mila ma, secondo altre statistiche, sarebbero oltre 300 mila; circa un
milione sono invece gli ipovedenti.
SCUOLA E DISABILITA' VISIVA - Secondo l'ISTAT in Italia gli
alunni non vedenti ed ipovedenti della Scuola Primaria solo più di 4000. Lo
sviluppo costante delle tecnologie informatiche per la didattica e dei software
facilitanti dedicati ha consentito numerosi processi di innovazione nella
prassi dell'azione didattica.
Proprio a tali sviluppi è stata destinata la raccolta di
fondi avviata dall'Università di Milano per finanziare Math Melodies, una app
per Ipad che insegna la matematica ai bambini non vedenti e ipovedenti con il
supporto di una guida audio. Più in generale, numerosi sono ormai i sussidi
tecnici utili, come ad esempio le lavagne a tracciamento luminoso per
ipovedenti; numerosi sono anche i dispositivi per il computer ed il software
didattico dedicato.
Ricordiamo ad esempio il progetto LAMBDA per l'apprendimento
della matematica ed il programma Biblos, utile per gli studenti del Liceo
classico poiché consente di leggere e scrivere testi in greco antico usando la
normale tastiera o una tastiera Braille collegata al pc.
Uno studente non vedente, V. Rubano, ha invece concepito il
sistema V4B - Video4Blind, in grado di rendere accessibili ai ciechi i video di
Youtube. Vi sono invece perplessità in merito ad alcune Lavagne Interattive
Multimediali (LIM), i cui software non sono compatibili con gli standard
necessari per essere usati da persone con difficoltà visive.
Si ricordano poi altre esperienze interessanti, anche di
logica più tradizionale, come ad esempio Life, un fumetto tattile realizzato
dal designer P. Meyer, fatto di tavole senza colori, testi o immagini. I
personaggi sono infatti cerchi in rilievo sulla carta che i lettori possono
distinguere in base alla diversa pienezza o alle dimensioni.
Per quanto concerne le opere enciclopediche, invece, un interessante
servizio di monitoraggio rispetto al mercato italiano viene fornito dal Centro
Informatico per la Sperimentazione degli Ausili Didattici dell'istituto Cavazza
di Bologna.
Naturalmente, nel supporto alla didattica, rimane
fondamentale la trascrizione in Braille o con caratteri ingranditi. Per le
trascrizioni ci si può rivolgere alle associazioni che forniscono questo
servizio. La più importante è sicuramente la Biblioteca Italiana per Ciechi
Regina Margherita di Monza. E' infine importante l'addestramento all'uso del
registratore per i testi non trascritti in Braille o non stampati con caratteri
ingranditi. I libri possono essere registrati da un adulto o ci si può
appoggiare ad una nastroteca. Segnaliamo in merito il Centro Nazionale del Libro
Parlato dell'Unione italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti.
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