BeMyEyes, gli iPhone diventano "occhi" per ciechi
e ipovedenti
Un’app gratuita in grado di aiutare persone non vedenti o
con gravi problemi di vista. Possibile chiedere aiuto a volontari per leggere
un’etichetta, conoscere la data di scadenza di un cibo e altro ancora
sfruttando la videocamera dell’iPhone. BeMyEyes si scarica gratis dall’App
Store.
L’iPhone potrebbe diventare un utilissimo strumento in grado
di aiutare ciechi e ipovedenti. Immaginate una persona non vedente o con gravi
problemi di vista che ha bisogno di sapere se un cibo in scatola è scaduto,
oppure quali sono gli ingredienti o, ancora, cosa c’è scritto su una lettera
appena ricevuta. Gli sviluppatori di BeMyEyes (gratis su App Store) mettono in
contatto l’utente con un volontario stabilendo un collegamento video; l’utente
ipovedente potrà sfruttare il telefono per avere i ragguagli di cui ha bisogno.
Il sistema offre il vantaggio che l’utente non dovrà scegliere chi può aiutarlo
e se l’aiuto dall’altra parte non è disponibile, cercherà automaticamente il
prossimo disponibile. Nel corso di una presentazione al TEDxCopenhagen dello
scorso anno, Hans Jørgen Wiberg (@hjwiberg) aveva spiegato in modo divertente
le difficoltà con le quali quotidianamente gli ipovedenti si scontrano e perché
soluzioni come Skype o Facetime non sono adatte allo scopo. Ovviamente chiunque
può chiedere aiuto a un vicino, un conoscente o un parente ma se si abita da soli
o non si vuole disturbare amici o persone vicine, è comodo e bello sapere che
esistano catene di volontari disposti ad aiutare chi è in difficoltà. Affinché
il software funzioni adeguatamente è però necessario che più e più persone
installino l’app dedicata. Il servizio è stato inizialmente lanciato in
Danimarca e ora è arrivato anche in altre nazioni (Italia compresa). L’app è
gratuita ed è stata creata grazia al crowdfunding. I server di gestione hanno
ad ogni modo un costo e gli sviluppatori dovranno trovare un meccanismo per
garantire il loro funzionamento. Il codice sorgente di client e server è
disponibile su GitHub, pronto per chi volesse eseguire il porting su Android o
integrare miglioramenti. Questa mattina gli sviluppatori hanno annunciato che nella
sola fase di lancio si erano già registrati più di 12.000 volontari, 1000 non
vedenti e partite 1900 richieste di aiuto. [embedded content] [embedded
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Grazie a tutte le persone che lavorano tutti i giorni per renderci la vita sempre piu autonoma e accessibile.
RispondiEliminaSe vi fossero bene barriere architettoniche nelle città e più ausili, la disabilità sarebbe soltanto una condizione fisica e non sociale come purtroppo è!
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