di Simona Caruso
Ho incontrato e conosciuto realmente e virtualmente
persone che nonostante le mille difficoltà dovute a limiti fisici o mentali
hanno fatto di tutto nella propria vita. Persone che corrono con le protesi
alle gambe, altre che nuotano, si lanciano, fanno scalate di cime altissime. Super
attive insomma. E tante volte penso che sia proprio una caratteristica della
persona con disabilità quella di sfidare il mondo e le sue avversità. Tutti,
quasi tutti… tranne me!
Io sono perlopiù pigra. Non è una pigrizia apatica e
annoiata, nient’affatto. E’ una pigrizia… intellettuale. Dormire non è una
delle cose che amo fare particolarmente, più che altro dormo soltanto quando
posso e solitamente la notte, ma ultimamente negli anni l’ora della nanna
avviene sempre più presto. Il fatto è che la mia mente non riposa mai, nemmeno
quando dormo. Io sogno tantissimo. Faccio sogni che sembrano dei film, ci sono
attori, registi, colpi di scena, effetti speciali, ci sono case che rivedo
spesso, luoghi che mi sembrano famigliari e persone che non ho mai visto prima
nella realtà. Ci sono a volte sogni in cui io sono solo la spettatrice e non ho
nessun ruolo, come se fossi seduta al cinema a godermi un film. I miei sogni
non sono mai ovvi e scontati, hanno sempre qualcosa di raccapricciante o
inquietante o divertente. Ho sempre desiderato trovare uno psicoterapeuta che
amasse ascoltare i miei sogni, ma purtroppo no. Ogni volta che ho tentato di
raccontare i miei sogni, ho notato nel volto di chi mi ascoltava un’espressione
rassegnata. Un sorriso di cortesia e a volte perplessità della seria “Non sarà
che la sera mangi troppo pesante?” Ma nessuno li ha trovato interessanti per
poter comprendere la mia anima.
Le uniche che ascoltano i miei sogni con particolare
interesse sono Patrizia e Anna. Loro mi capiscono perché beh, in quanto a sogni
sono messe peggio di me (o forse dovrei dire meglio? Dipende dai punti di
vista).
Ci si interroga sempre sul modo di sognare delle
persone che hanno una disabilità visiva. Chi è nato cieco e non ha mai “visto”
con l’organo di senso della vista, ovviamente sognerà ciò che conosce con tutti
gli altri organi di senso. Lo so che è difficile immaginare di poter vedere con
altri organi che non siano gli occhi, ma ci vuole esercitazione ed esperienza
soprattutto. Le persone che non hanno mai visto (così come lo intendiamo la
maggior parte di noi) sognano suoni, odori, sensazioni e percezioni, vibraioni.
Negli ultimi vent’anni è cambiato moltissimo il mio modo di sognare. Finchè ero
ancora molto giovane sognavo il mondo a 360 gradi, nei sogni avevo un ottimo
campo visivo e mi muovevo con disinvoltura, correvo, volavo, insomma tutto
normale. Poi ho iniziato a non vedere tutto intero il mio interlocutore, a non
percepire le cose laterali, a non vedere nella penombra. E sono iniziate anche
le mie angoscie oniriche. Spesso nei sogni sono sola, vago in una città
penombrosa senza una meta. Mi perdo. Tutto questo prima che un ascensore improvvisamente
appaia travestito da cabina telefonica e mi porti da qualche parte per poi
lasciarmi sospesa nel nulla. E anche in quel caso non riesco a visualizzare
subito i tasti dei numeri, le maniglie delle porte… insomma, i sogni dovrebbero
renderci liberi dalla realtà ed invece ultimamente riesco ad essere ansiosa
pure quando dormo. Beh, ci sono però quei sogni pazzeschi in cui incontro
personaggi per me supremi, come ad esempio Woody Allen che mi chiede di girare
un film insieme a lui, mi parla dei suoi disagi psicologici e delle ultime
storie d’amore. Io gli rispondo che sono una pessima attrice, ho avuto brevi
esperienze di teatro e niente… non hanno mai avuto il coraggio di dirmelo
chiaramente ma faccio pena! E poi altre cose che non si possono raccontare. Ad ogni
modo i miei sogni spesso mi lasciano un senso di pace e serenità, a volte
guardo, nei sogni, dei film meravigliosi, molto spesso bucolici oppure
avventurosi. Spesso sogno mia figlia già grande e in questi sogni in cui ci
avventuriamo su un treno la cosa buffa è che insieme stiamo andando a trovare
proprio lei, mia figlia che nei sogni ha la capacità di sdoppiarsi ed essere in
diversi posti contemporaneamente e avere due età contemporaneamente. Insomma. Tra
le tante cose che amo fare e che amo essere ecco, c’è questa. Amo sognare. Ad
occhi aperti, a occhi chiusi e spesso i miei sogni sono di grande ispirazione
per i miei romanzi. Questo disegno, ecco, prendetelo un po’ così, non ne fate
un dramma, considerate che sono quasi del tutto cieca e che per fare questo
coso ci ho impiegato un bel po’… in ogni caso, è la rappresentazione di me che
dorme e che sogna, più o meno in questa posizione, compresa di bocca aperta. Vi
ho risparmiato la bava…
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