Superando.it del 10-06-2014
Disabilita' visiva tra buona e cattiva informazione
È proprio il caso di dire che parlando di disabilità visiva,
solo la buona informazione può scacciare quella cattiva e impedire che certe
trasmissioni televisive, quasi possedute dal “demone del falso cieco”, creino
parecchi danni a tante persone. «Ad esempio – scrive tra l’altro Simona Caruso,
che è tra i promotori in Facebook di uno spazio per “diffondere buona informazione”
– molti ignorano che vi possono essere diversi modi di vedere e non vedere».
«Ho deciso di impegnarmi per diffondere la giusta
informazione e sensibilizzare i normovedenti, e perché no, anche i conduttori
televisivi, sul tema della disabilità sensoriale visiva, e sulla validità della
Legge 138 dell’aprile 2001 che di fatto ci tutela».
Così scrive Simona Caruso, persona affetta da retinite
pigmentosa, alludendo senza mezzi termini a trasmissioni televisive come
Domenica In… L’Arena di Raiuno, dove recentemente – e anche meno recentemente –
il conduttore Massimo Giletti non si è certo distinto per buona capacità
informativa su tali questioni.
La nostra Lettrice, dunque, ha deciso di dar vita a una
pagina Facebook, assieme a numerose altre persone cieche e ipovedenti, mirata
innanzitutto a riaffermare la validità e l’esigenza di applicare la citata
Legge 138/01 (Classificazione e quantificazione delle minorazioni visive e
norme in materia di accertamenti oculistici), tramite la quale, lo ricordiamo,
venne finalmente incluso il “campo visivo” fra i parametri di valutazione che
le Commissioni Mediche INPS avrebbero dovuto utilizzare.
«La Legge 138 dell’aprile 2001 – si legge tra l’altro in
quella pagina Facebook – è nata per creare una classificazione di ciò che si
definisce a livello legale ipovedente e cieco. È costituita da 7 articoli ed è
una Legge di Stato a tutti gli effetti. Purtroppo, però, ancora oggi molte
persone affette da gravi patologie genetiche e incurabili sono costrette ad
attendere degli anni, a fare ricorso o a ricorrere addirittura alla denuncia da
parte di enti televisivi per poter avere accertata l’invalidità nonostante
l’esistenza di questa Legge. Specialmente molte persone che sono ritenute
cieche totali in base alla percentuale del campo visivo indipendente dal visus.
Questa Legge di Stato dev’essere applicata sempre e in ogni commissione, e
nessuno ha diritto di metterla in dubbio e di diffondere notizie erronee, come
è accaduto nel caso della trasmissione televisiva condotta da Massimo Giletti
sui falsi invalidi. Chiediamo che questa Legge sia affissa su tutte le
commissione mediche che si occupano di accertare l’invalidità e in tutti gli
ambulatori oculistici!».
«I normovedenti – ci dichiara poi direttamente Simona Caruso
– ignorano il fatto che vi possono essere diversi modi di vedere e non vedere.
Ignorano che una persona, pur essendo cieca totale, perché ha un campo visivo
molto ristretto, può essere in grado di leggere un testo scritto. Ovviamente
non potrà avere il senso di insieme di tutta la pagina e leggerà una parola per
volta, ma riuscirà lo stesso a leggerla. I normovedenti e le trasmissioni
popolari che vanno in onda in TV vogliono far credere che una persona non
vedente in grado di leggere sia un “falso cieco”. La realtà, invece, è più
complessa e molto più delicata».
«Una persona affetta da retinite pigmentosa come me –
prosegue -, ha imparato nel corso dell’evoluzione della malattia ad adoperare
tutti gli altri sensi, ad acuire l’udito il tatto e l’olfatto e pur con un campo
visivo molto ristretto, può riuscire benissimo a percorrere dei tragitti di
strada che percorre da sempre e che ha imparato a conoscere bene. La posizione
dei gradini, i pali, le porte… La disabilità sensoriale visiva comporta invece
molte problematiche nelle modalità di rapportarci alle persone, comporta ansia
e stress anche nell’accettazione della malattia da parte di persone più
fragili. La degenerazione lenta e progressiva ci fa spesso rischiare grosso,
specialmente quando ci troviamo per strada con la voglia e la caparbietà di chi
non vuole arrendersi a perdere quel poco di autonomia e indipendenza! Cerchiamo
– e parlo al plurale perché sono tante le persone che collaborano alla
realizzazione di “vera informazione” – di diffondere video, link e documenti
utili che troviamo su internet. Ci sono molti video interessanti su YouTube
realizzati da persone davvero in gamba, in ogni parte del mondo, che spiegano
con molta semplicità, ma in modo valido, i diversi modi di vedere e percepire
il mondo. Cerchiamo inoltre di dare maggiori informazioni e chiarimenti sulla
Legge 138 e sulle diverse classificazioni che vanno dall’ipovedente lieve al
cieco assoluto».
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