sebbene il tempo che gli restava fosse poco. Era poco come sporgersi da un dirupo senza nessuno a proteggerti dietro, a ripararti davanti
"Sai che ti ho amato sempre, e ti ho dato l'anima, così com'è, anche incerta nei colori"
E anche se lo sapeva, desiderava davvero sentirselo dire
"Tutte quelle storie sul fatto che non è necessario dirselo ..."
"No, infatti non lo è"
"Il pastore sai, ha una dozzina di pecore, sono poche, ma fanno buon latte, si preoccupa per loro ma non ha bisogno di dire niente, le lascia uscire, le fa mangiare, le riporta all'ovile. Sono pecore e a loro basa questo"
"Ma loro non sanno, quanto amore c'è in quei gesti ordinari"
Ludovico aveva sempre la risposta pronta, ed ogni risposta era buona purchè anche quel giorno aveva evitato di dire "ti amo"
"che non è la stessa cosa di ti voglio bene"
E' che siamo stati abituati male, con le parole.
Saprai che non ti penserò più dal momento in cui vivendo qualcosa di straordinario non verrò a raccontartelo.
E invece, vivendo qualcosa di straordinario, quasi ogni giorno penso che non vorrei essere con nessun altro al mondo che con te. Che ho desiderio di raccontarlo all'universo intero, ma a te per prima
Perchè quando lo racconterò la prima volta la mia voce vibrerà come corde di un'arpa e questo lo riservo solo a te. E quando mi accade qualcosa di straordinario penso alla faccia che faresti tu al mio posto, alle cose che diresti, al luccicare dei tuoi occhi.
Ecco perchè non serve dirti ti amo, se posso dirti qualcosa di più grande
S.C #ludovicoefrancesca
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